scrivo questa lettera aperta a voi che siete il cuore pulsante della società che ho l’onore di presiedere da due anni e che mi vede ricoprire questo incarico per scelta del CdA che mi ha investito di un ruolo che ho accettato con disponibilità e del quale riconosco l’importanza dentro ma soprattutto fuori dal campo.
Il Rugby Noceto nel 2026 compirà 55 anni di una grande storia; nato dalla fusione di due realtà sportive locali che hanno saputo vedere nell’UNIONE la forza di questo paese e di questa società. Non sono Nocetano e spesso, nonostante ami la Lunigiana, riconosco i valori di questa comunità e mi rammarico perché esserne parte è qualcosa che va oltre l’attaccamento alla propria maglia ed ai valori del rugby. La nostra storia racconta che lo Stadio Nando Capra è la nostra fortezza che difendiamo in maniera erorica, come domenica scorsa nel derby, e chi cerca di espugnarlo è un nemico da affrontare a viso aperto con rispetto ma senza lasciare nulla sul campo.
Essere Nocetano, ho imparato a riconoscere, che “una volta Nocetano, nocetano lo sei per sempre” ed è commovente vedere come nel nome del Rugby questo paese abbia accolto persone che vengono da ogni parte d’Italia e del mondo accomunate da un’unica passione, la palla ovale, dando a loro una casa e una nuova vita da scrivere. In questa realtà si vivono davvero i valori dell’accoglienza, inclusione e solidarietà.
Il Rugby Noceto deve continuare a portare in alto il vessillo del Don Chisciotte ma come il valoroso cavaliere errante di Cervantes nel suo percorso può incontrare difficoltà e trovare mulini a vento troppo alti da far fatica a combatterli.
Ora, il nostro percorso si sta facendo irto e pieno di insidie. Non mi nascondo dietro un dito dicendo che il momento che stiamo vivendo è difficile e complicato per molti aspetti ma, soprattutto, di tipo economico. Non mi voglio addentrare troppo nei dettagli che annoierebbero la lettura ma che sono disposto a spiegare a chiunque me lo volesse chiedere.
Lo sport italiano, in generale, ma più in particolare lo sport dilettantistico fa fatica a reperire fondi e con questo a sostentare le tante attività in modo puntuale. Noi, ci stiamo impegnando, con i mezzi a nostra disposizione, ad incrementare i settori giovanili e juniores che ci stanno dando tante soddisfazioni. Abbiamo, grazie all’aiuto di Marina Groppi – Presidente JR Pellerossa, messo a disposizione dei piccoli atleti uno staff valido per far crescere i campioni del futuro ma soprattutto per formare donne e uomini di valore. Abbiamo un settore Juniores Rugby Noceto in costruzione che la scorsa stagione ha visto la vittoria del Campionato Regionale Under 16 e nascere il progetto dell’Under 18 che quest’anno si è consolidato e vede trenta ragazzi, provenienti da tutta Italia, dar vita alla nostra accademia.
Tutti questi sforzi sono stati fatti nell’ottica di migliorare il movimento Nocetano garantendo lunga vita alla nostra società e al settore Seniores che è la prima immagine di un club e che al momento soffre per tutte le ragioni economiche sopra citate ma, che credo, tornerà a splendere grazie all’impegno di quegli atleti che il Don Chisciotte lo sentono cucito sulla pelle come, ad esempio, la nostra Squadra Cadetta.
Penso che quello che serva adesso, che vorrei ritrovassimo in un momento di festività in famiglia, è il rinnovato amore che ha sempre spinto il Rugby Noceto e tutti i Nocetani ad essere un esempio di serietà e lealtà. L’amore di cui ho parlato si racchiude in un’unica parola che, se non la vivi non riesci a comprenderla, si chiama “NOCETANITÀ”.
Il CdA ed io siamo pronti ad accogliere chiunque voglia, concretamente, dare valore al nostro lavoro e che abbia voglia di impegnare tempo e risorse per la crescita del nostro movimento e dei nostri atleti.
Auguro a tutti che quella fiamma che tutti portiamo nel cuore torni ad ardere con passione e responsabilità.
Sempre Forza Noceto.